felicità

Tecnologia e suoi pericoli

Aiuti Digitali per le tue vacanze

Stamattina ho letto un articolo, presente nella mia newsletter, che ha destato il mio interesse.

L’articolo in questione è : AAA cercasi algoritmo della felicità. Lo potete trovare per intero qui, dell’ottimo sito Futuroprossimo.it che consiglio di consultare e seguire.

Il topic principale dell’articolo è come la congerie di Dati dati in pasto alle Big Tech Company cambino le preferenze ed i concetti di felicità nella Rete stessa. Quel meccanismo, spesso subdolo perché ha il design di un tasto innocuo, che ti porta a concedere una preferenza su un brano musicale, una foto tra tante altre, una frase buttata sui social.

Questo sistema di elezione democratica nel metodo, ma Statistica nella applicazione. Spesso, quindi, ritroverai il tuo gusto per un certo autore di libri declinato e distorto perché altri hanno deciso di dare un “like” differente rispetto alla tua di scelta.

In realtà, questo meccanismo va sotto il nome di recommender system e provvede, dato del 2016, quasi il 60% delle vendite di Amazon; ammesso dalla stessa Azienda, quindi, nel 2022 azzarderei l’80% delle vendite utilizza questa famiglia di algoritmi.

Entreremo nello specifico sui recommender in altri articoli. Da rivelare che un Algoritmo è ingegnerizzato per essere efficiente e no efficace.

Cosa significa efficiente e no efficace?

La tua scelta su un prodotto simile influirà in piccola percentuale o con un algoritmo di similarità ( coseno-similarità) rispetto ai tuoi gusti; ci saranno spesso delle differenze non accettabili, specie se il mercato in sui si ha a che fare è di nicchia. Peggio ancora quando le aziende che implementano tali algoritmi, in maniera consapevole, truccano le strade a tua disposizione per arrivare all’acquisto di un dato bene. Quindi, può succedere, che le regole del tavolo siano truccate già dall’inizio e che i tuoi gusti siano solo di guida a suggerirti prodotti che fanno comodo ai venditori e non siano soddisfacenti per Te.

Sean Parker, la sa lunga

Come rivela lo stesso articolo: L’ex presidente di Facebook Sean Parker, che ha visto nascere il colosso dei social, disse tempo fa che l’obiettivo principale della piattaforma era come sfruttare il più possibile tempo e attenzione degli utenti.

A questo punto si apre tutto uno scenario diverso ed entra in gioco una Etica della scelta collegata ad una Cyber Etica che diventerà un punto sempre più spinoso da regolamentare e controllare. Ovviamente, almeno concettualmente, niente di nuovo sotto il sole ed è una versione moderna della “bustarella” per evidenziare un prodotto rispetto ad un altro a danno del Mercato.

Eppure, questo meccanismo è diverso

L’avvento del commercio digitale e la stessa implementazione dei recommender systems sono state volute e progettate da Enti universitari o Statali con i migliori intenti; migliorare l’efficienza dell’incontro tra Domanda ed Offerta. Questo patto implicito è stato di fatto tradito ed il consumatore, proprio per un salto della fede e per pigrizia, è ancora più esposto verso l’acquisto di prodotti che non gli daranno quella felicità o soddisfazione promessa.

Come ci si potrebbe difendere dall’Algoritmo?

Difesa ed Attacco sono due concetti che nel digitale spesso si confondono. Per riassumere, assomigliano nel rapporto alla famosa frase: fidati, lo faccio per il tuo bene.

Di base dobbiamo sempre avere in mente che le aziende che si occupano di Data Science ed Intelligenza Artificiale sono private e fondano i loro Algoritmi sulla efficienza del profitto; quanto il loro profitto coincida con la nostra felicità… beh, quello è un territorio grigio ed una situazione win win sia per Venditore che per Compratore agevolato da Algoritmi non sempre è attuabile o attuato.

A livello internazionale, però, si sta lavorando per diminuire l’influenza dell’Algoritmo nelle scelte commerciali e no. Alcuni nomi di società che stanno creando vie alternative sono: la DAIR, la  Hugging Face ci sono BigScienceEleutherAI Montreal AI Ethics Institute . In Italia abbiamo la Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza artificiale.

La stessa UNESCO, sensibile dal giorno uno su tali questioni, ha creato un tavolo di lavoro per evidenziare delle linee guide su debba essere creato un Algoritmo che rispecchi interamente la volontà dei singoli cittadini. Questo Trattato Unesco è stato approvato il 24 novembre 2021.

Nazioni, quasi insospettabili, come la Cina sono molto sensibili a questo argomento e dal 1 Marzo hanno approvato una legge che rende possibile disattivare i cookie e dati di navigazione in Rete; ovvio i motivi sono di ordine strategico e controllo governativo sulle aziende private.

Sean Parker, la sa lunga

… cosa cambia per il Turismo?

Quando prenotate una camera di albergo tramite i soliti Portali Online ( Booking and friends ) anche nella ipotesi del primo acquisto in assoluto, le vostre scelte di acquisto o di consenso su altri siti influiranno sulla camera o servizio turistico che avete richiesto. Sarà successo, almeno una volta, che un tuo amico facendo la tua stessa richiesta dal suo pc sul medesimo Portale online abbia avuto proposte differenti dalla tua.

Questo, accade grazie agli algoritmi di recommender, ma non sempre giocano a tuo favore. Magari, ti stanno proponendo la camera invenduta, quella al prezzo più alto perché stai prenotando molto sotto data partenza, quella al prezzo più alto perché vieni da lontano e possono fati il prezzo che vogliono: gli scenari sono tanti e non tutti favorevoli a Te, specialmente nei mesi di alta affluenza.

Nel Turismo, poi, c’è un problema nel problema. Quando prenoti una vacanza vi sono due componenti: quella pragmatica e quella emozionale.

Per la prima componente la tua esigenza principale è cercare una camera, un posto volo, un trasferimento per hotel, delle escursioni; quindi, l’algoritmo si comporta come se dovesse vederti un prodotto qualsiasi e, quindi, massimizzerà il profitto e l’efficienza rispetto alla efficacia, come professato sopra.

La parte emozionale, invece, ha una dinamica tutta sua : personale, irrazionale, di fiducia verso una aspettativa di vacanza, di ricerca di qualcosa che non si può calcolare a priori. Che parte ha, in questo caso l’Algoritmo.

Ti sembrerà strano, ma anche in questo caso ci sono algoritmi che possono aiutarti nella scelta, ad esempio, tecniche di Deep Learning che hanno a che fare con N.L.P. : Natural Language Processing, ovvero, capire dalle recensioni, frasi in Rete, citazioni di altri viaggiatori cosa possa essere la miglior vacanza per Te.

Occhio, però, seppure un campo poco esplorato dalle Company turistiche ci potremmo ritrovare, anche per la parte emozionale e non solo pragmatica della vacanza, con quale colosso di Big Data che capendo i tuoi gusti irrazionali possa guidarti in modo doloso verso il prodotto migliore per le sue tasche e no per le tue aspettative.

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