
R.a.a.S vs S.a.a.S.
Una camera di albergo può essere rappresentata come un “campo base” per gustare le storie di un Territorio.
Nel nostro precedente articolo abbiamo presentato le varie architetture server dati. In questa presentazione come fulcro vi è un: S.a.a.S. Un tipo di servizio in cloud , in forte ascesa dalla introduzione di Server sempre più potenti. Anticipiamo che , la caratteristica base di questo tipo di business è fortemente correlato alla condivisione e libera circolazione dei DATI .
A.I.LoveTourism ne introdurrà, in modo originale un altro R.A.A.S. : ( Room As A Service ).
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Cos’è un SaaS?
Nel mondo digitale di oggi si parla di SaaS, acronimo inglese per Software as a Service, traducibile in italiano come software come servizio. Si tratta di un nuovo modello di distribuzione del software. Rispetto al modello tradizionale, nel SaaS un provider di terze parti ospita le applicazioni e le rende disponibili per gli utenti tramite Internet. A differenza del passato in cui un software veniva acquistato e installato localmente sul dispositivo, nel metodo SaaS il software è ospitato nel cloud e accessibile tramite Internet previo abbonamento. Tutti gli elementi tipici di un software dagli script, ai codici e algoritmi, così come la parte hardware nella forma di server e strutture che li ospitano restano invariati e sono gestiti e curati tramite dal fornitore del software. Caratteristiche chiave di un software come servizio sono:
Architettura multi-tenant
ospitato in un server remoto
accessibile tramite Internet
gestito in un unico luogo
gli utenti non sono responsabili degli aggiornamenti e dell’hardware
Il concetto di Software as a Service ha cominciato si è fatto strada nel 2000 e viene associato a un saggio di Tim O’Reilly. Il successo di molte aziende come Netflix, Dropbox, Slack, Spotify, Microsoft Office 365 e Google Apps, Kubernetes ha reso la nascente industria SaaS, un modello distintivo dell’economia digitale moderna.
Vantaggi del modello SaaS
Il modello SaaS cambia il modo in cui viene usufruito e reso accessibile un software portando con sé grossi vantaggi. Per il cliente non sono necessari grossi investimenti iniziali in server o licenze. Da parte del provider, con una sola app da mantenere i costi si riducono rispetto all’hosting tradizionale. Inoltre, le applicazioni e gli add-on consentono una flessibilità non possibile nel modello on-premise. È possibile riassumente in questi punti ii vantaggi di SaaS:
Svantaggi e possibili pericoli del modello SaaS
Gli svantaggi e i possibili pericoli legati al software come servizio sono perlopiù ascrivibili alle sue prime fasi di vita. Il modello SaaS sti sta diffondendo rapidamente come standard creando una pressione competitiva che fa sì che tematiche problematiche come la sicurezza dei dati e delle performance siano in costante miglioramento. Tuttavia, è sempre meglio stare sull’attenti e sapere quali sono i possibili problemi legati ai software come servizio:


Room As A Service
R.a.a.S.
Trasformare un oggetto intangibile in un “device” per gustare storie del Territorio
Introduciamo, quindi, il termine R.a.a.S.
Room as a Service . Volendo indicare un servizio non più completamente collegato allo sfruttamento della camera alberghiera , come mero supporto fisico . Il servizio di Hospitality dato dall’alloggio viene sfruttato come substrato fisico per poter sfruttare il contenuto ; in questo caso la storia creata nel pacchetto alberghiero .
Possiamo distinguere , riprendendo una analogia con il mondo informatico ; una parte hardware , dato dalla camera di albergo ed una parte software data dal contenuto ( storia ) che verrà presentato durante il soggiorno .
Questa similitudine , non sono filosofica, porterà ad una serie di strategie commerciali innovative . Tecniche di vendita che faranno direttamente riferimento alla “esperienza” che, l’ospite potenziale vorrà vivere .
Gli stessi recommender systems proposti saranno diversi ; i dati con cui creeremo le storie , daranno un nuovo impulso a raccomandazioni guidate dalla aspettativa , dagli stati d’animo di chi deciderà di acquistare il nostro pacchetto turistico.
Una caratteristica , poco approfondita , di questo approccio è data dalla capacità di poter diversificare . all’interno dello stesso periodo di soggiorno, il tipo di esperienza da presentare. Un giorno potrebbe essere interamente dedicato al trekking ; il giorno dopo per esigenze di continuità con il tema del contenuto presentato , si potrebbe visitare il centro storico di una città d’arte .
Quando penseremo ad un contenuto o storia da progettare ; i dati saranno i mattoncini che potranno essere modulati a seconda della specificità del pacchetto .
La vera scommessa è creare delle storie collegate al territorio ed “incollare” i nostri ospiti al piacere di ascoltare e toccare con mano luoghi e vicende legate a questi luoghi
COSA E’ UN CONTENUTO MULTIMEDIALE ( STORIA )
Quando abbiamo parlato della creazione di contenuti ( meglio contenuti multimediali ) abbiamo sempre fatto riferimento alla loro potenza espressiva ; con l’avvento di nuovi device , quelli che una volta erano solo degli algoritmi teorici da applicare a dei software, sono diventati il sistema nervoso di un nuovo modo di comunicare . Lo storytelling turistico , ancora di più quello esperienziale non può non considerare questo aspetto .
Contenuti multimediali
I contenuti multimediali sono elementi che possono arricchire l’esperienza utente attraverso la fruizione di materiale audio e visual, che al tempo stesso si dividono in immagini e video. Questa realtà si espande anche al mondo del web marketing dando vita a materie come il content marketing e il visual storytelling.
D’altro canto anche per scrivere un post su Facebook di qualità ho bisogno di contenuti multimediali. Lo stesso vale per le storie di Instagram. L’uso di immagini e video, ma anche di contenuti audio, in una strategia digital – che sia di blogging o di social media marketing – consente di coinvolgere il pubblico con il maggior numero di sensi possibile.
I Media Player
Quello che le console di videogiochi iniziarono a fine secolo ( PS2 e PsP ) , venne portato a termine dai media player , apparecchi portatili per la fruizione di contenuti digitali, soprattutto multimediali. L’accesso immediato , agevole e completo a un pezzo importante della vita digitale degli individui, musica , foto , video e giochi si concretizza quando l’Ipod assurge a fenomento commerciale e culturale di dimensioni mondiali. Con questo , un vasto pezzo dell’inrtattenimento mediatico vede crollare tutti gli impedimenti dovuti alla stanzialità.
Alla Apple , vanno i meriti di aver creato prima Itunes ; con il quale condivise il lancio , avvenuto il 9 Gennaio 2001
In realtà, l’affermazione commerciale dell’Ipod tardò almeno tanto quanto stentarono sul mercato altri tentativi di imporre lettori di file musicali, che era poi lo scopo con il quale la Apple lo progettò e lo lanciò,
Questo fu un passaggio decisivo . La Apple , con la creazione dell’Ipod , volle in realtà presentare un nuovo tipo di mercato ; dato appunto dall Itunes. Il suo scopo era vendere musica ; il suo core business si fondava sul contrapporre questo prodotto, al dilagante file sharing di mp3. Dimostrò che un oggetto che era visto come un gadget , veicolava un mercato di contenuti . I veri guadagni non addivenivano dalla vendita dell’Ipod ( hardware) ; piuttosto dai file multimediali venduti tramite Itunes .
PRESENTAZIONE DELL’ Ipod: CONTENUTO COME RE
Sembra ieri che guardavamo a bocca spalancata le vetrine Apple contenenti il nuovissimo iPod, un sofisticato e ultra tecnologico lettore musicale. Era il 23 ottobre 2001 e sono quindi passati ben diciassette anni. Il tempo vola, e lo stesso rapido volo hanno subito le innovazioni apportate ai vari e molti modelli del prodotto.
Nano, photo, shuffle, mini e infine touch. Tante versioni, sempre più al passo con le ultime tecnologie. E, ovviamente, con le ultime tendenze. Da un design un po’ ingombrante a uno sempre più smart e slim, nell’intento di unire il massimo dell’innovazione e la praticità. Un prodotto pensato per essere portato ovunque e comunque, senza limitazioni.
Il primo modello presentato diciassette anni fa era dotato di un hard disk ultrasottile prodotto da Toshiba di 5 GB. La ghiera metallica di forma circolare permetteva di scorrere tra i diversi brani, autori e album. E, per sincronizzare il lettore, serviva una connessione FireWire, di 35 volte più veloce di quella USB 1.1. Si poteva però utilizzare esclusivamente il computer Macintosh.
Nel contesto di questa presentazione dei contenuti multimediali alla stregua dei contenuti o storie che vogliamo creare con questa progettualità : potremmo spingerci anche oltre .
Perché non pensare una camera di albergo alla stregua di un Ipod ; ovvero, ad un mezzo con cui poter usufruire di un contenuto o storia?
Non a caso ci stiamo riferendo a qualcosa di “fisico” con un animo completamente informatico .
Un prodotto che perde la sua corporeità e che , al contempo , usa la fisicità di uno strumento per essere usufruito . La informatizzazione dei prodotti , in questo caso la creazione di “contenuti” rende l ‘Offerta del Mercato molto più fluida . Non c’è più bisogno di magazzini fisici , un gra numero di impiegati nel creare pacchetti , le stesse camere di albergo sono solo un tramite de materializzato per usufruire di tali contenuti .
Le moderne tecniche di Data Science sono la nuova Grammatica per maneggiare l’alfabeto fluido , costituito dai Dati.
In questa ottica non è sbagliato pensare ad una analogia con il progetto che si vuole , qui, sviluppare .
Rendere l’alloggio alberghiero uno strumento ; un device alla stregua di un telefonino oppure di un Ipod .
Una semplice proporzione potrebbe essere questa :
IPOD : CONTENUTI MULTIMEDIALI = CAMERA ALBERGO : CONTENUTI ESPERENZIALI


Steve Jobs ed il suo device di “contenuti” … e se una camera di albergo avesse la stessa funzione di “device” di contenuti?
Contenuti esperenziali la cui efficienza nella creazione potrà essere garantita , solo da una disciplinata acquisizione , elaborazione e efficienza comunicativa dei Dati ambientali dell’area turistica di competenza
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
ALBANESE V., Come (e se) coesistono social network ed esperienze di turismo sensoriale, in C. CERRETI, I. DUMONT, M. TABUSI (a cura di), Geografia sociale e democrazia.
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