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Geografia e distinguersi nel Mercato turistico

Nel mondo dell’ Hospitality si pensa sempre alle strutture alberghiere ed ai servizi fisici connessi , non dando mai spazio all’intangibile , ovvero, alle emozioni che un Territorio può provocare ad un nostro ipotetico ospite.

Il lettore potrebbe chiedersi, immediatamente, una cosa: come faccio a trasferire le informazioni di un Territorio nei miei prodotti turistici .

Le tecniche sono tante , ma partiamo dalle basi; come posso graficamente delineare e rappresentare una zona , oppure , un areale attorno alla mia struttura ricettiva.

PARLIAMO DI CARTE GEOGRAFICHE

La descrizione geografica di un territorio e la sua rappresentazione cartografica sono da sempre un “documento” tra i più significativi di come gli uomini di tempi, luoghi e civiltà diverse hanno percepito lo spazio terrestre. Nella carte geografiche si cerca una rappresentazione sintetica della realtà , un modo per rendere intellegibile la complessità del territorio, perciò il cartografo per rappresentare lo spazio deve necessariamente procedere ad una semplificazione della realtà, riducendo e vincolando lo spazio entro i confini tracciati dalle due coordinate convenzionali: con la Latitudine e la Longitudine la carta diventa un “modello” astratto della realtà anche se esprime l’ambiente socio-culturale nel quale è stata prodotta .

In tale maniera, si semplifica la complessità dllo spazio osservato, poiché dalla molteplicità delle possibili informazioni spaziali vengono estratte e rappresentate simbolicamente soltanto alcune caratteristiche .

Le carte geografiche sono dunque rappresentazioni delle identità territoriali che contribuiscono alla diffusione e alla condivisione delle conoscenze e della comunicazione culturale, anche perché ogni carta nasce da un insieme di competenze codificate sia tecniche che legate alla soggettività di chi osserva emozionalmente un tramonto, una spiaggia, un arco dell’arcobaleno.

Cartografia e innovazioni tecnologiche

Dalla metà del Noverano in poi, con la diffusione dell”industrializzazion e l’ avvento della produzione di massa, la maggior parte dei beni sono prodotti e venduti per un mercato globale, sempre più vasto, e al tempo stesso sempre più differenziato. In questo contesto appare significativo anche il percorso seguito dalla produzione delle carte geografiche che sono passate da una domanda di nicchia riservata a ristretti gruppi , a una domanda di massa sempre più vasta e articolata. Attualmente, le carte geografiche rappresentano uno strumento di lavoro indispensabile per le imprese (gestione delle risorse, pianificazione, marketing territoriale), poiché facilitano l’anali­si del territorio migliorandone la conoscenza attraverso la proiezione territoriale delle logiche economiche ed ecologiche.

Secondo le note teorie sui cicli dello sviluppo economico elabo­rate inizialmente da Kondratiev e re-interpretate alla luce delle inno­vazioni tecnologiche da Schumpeter, sono i progressi della tecnologia a provocare delle vere e proprie rivoluzioni nei processi produttivi e ad avviare nuovi cicli economici espansivi. Applicando una lettura ci­clica alle fasi evolutive delle tecniche cartografiche, possiamo indivi­duare i “salti” tecnologici legati all’introduzione di invenzioni e inno­vazioni che hanno cambiato il modo e gli strumenti per rappresentare il mondo. Cambiamenti a volte anche radicali se pensiamo al divario profondo che divide le carte disegnate manualmente da quelle odier­ne basate sull’adozione di tecniche digitali e computerizzate.

Una delle prime invenzioni che influì in maniera radicale sulla qualità e sulla precisione delle informazioni geografiche fu la bussola magnetica che, oltre a rendere più sicura la navigazione, e facilitò la misurazione degli angoli a partire dalle coordinate polari. In breve lepiù recenti innovazioni tecnologiche applicate direttamente alla produzione cartografica sono state le seguenti:

  • tecnologie meccaniche, con la introduzione di macchinari che ridu­cono i tempi e i costi del processo produttivo aumentando contem­poraneamente anche la produzione;
  • tecnologie foto chimiche, che migliorano la fase finale della stam­pa (tecniche di incisione all’acquafòrte, litografia) e la qualità delle informazioni geografiche (fotografia);
  • tecnologie informatiche, che aumentano la qualità e la quantità dei dati geografici disponibili, riducono ulteriormente i costi e i tempi di produzione delle carte in ogni fase della produzione, della riprodu­zione e dell’aggiornamento (cartografia computerizzata, cad, telerile­vamento) (Favretto, 2000).

Ma è soltanto ai giorni nostri, grazie all’introduzione delle foto aeree (aerofotogrammetria) e del telerilevamento da satellite (remote sensing), che ai cartografi giunge un flusso pressoché continuo di in­formazioni e di dati geografici sempre più numerosi, dettagliati e pre­cisi, una mole di dati da rappresentare graficamente anche sotto la spinta di una domanda in crescente espansione. L’applicazione delle tecnologie computerizzate al processo di produzione delle carte geo­grafiche comporta necessariamente un salto di qualità sia per quanto riguarda le fasi della “costruzione”, sia per quanto riguarda il mo­mento finale della lettura e dell’interpretazione.

Questa è soltanto una piccola introduzione ad un mondo che percorreremo con tanti articoli , potrebbe sembrare solo un articolo tecnico ma pensiamo ai benefici dati dalla considerazione del Territorio e della sua composizione in informazioni e dati da trasmettere ad i nostri ospiti .

Il premio è rendersi unici in quella area e proporre pacchetti e prodotti assolutamente unici e ritagliati sulla propria struttura ricettiva .

Nei nostri lavori utilizziamo la Cartografia come un foglio bianco e cerchiamo di capire la relazione tra i vari dati del Territorio .

Ad esempio, nel nostro Pacchetto Umanesimo della Pietra abbiamo considerato una Rete di circa 300 punti e collegato le informazioni per capire come un popolo ed il suo Territorio abbiamo sfruttato risorse, tecnologie e luoghi unici nella loro unione .