Disclaimer : Prima di iniziare a leggere l’articolo vi prego di vedere, almeno parzialmente, il video
Il video presentato sopra è stato generato da un computer; no, da un supercomputer, ma, da un personal computer che, per quanto carrozzato, chiunque di noi potrebbe avere in casa. La differenza è stata fatta dal software utilizzato in questa configurazione hardware.
Questa sequenza di immagini è una demo di un futuro videogioco in sviluppo da parte di un singolo privato, che sta creando un videogame sparatutto in prima persona con una visuale particolare: una bodycam; ovvero, quello che vedremmo in prima persona come se fossimo dei reali soldati.
Questa è solo la prima sorpresa. La vera novità è la utilizzazione di un software che, piano piano, sarà sempre più diffuso non solo nei videogame next gen, main software creati per la pubblicità di prodotti, oppure, per usi di formazione personale e professionale.
Questo software innovativo è un motore grafico e si chiama . Unreal Engine 5.

Cosa sono i Motori Grafici
I motori grafici sono software utilizzati in varie applicazioni e programmi per eseguire il rendering della grafica sullo schermo di un computer.
Molti crederanno che sia una macchina meccanica, ma in realtà non è così, ma all’esecuzione di un determinato programma per svolgere compiti comuni in varie applicazioni, questi motori si possono trovare come motori di database, trascrittori di testo o di scrittura e motori grafica
In generale, si ritiene che un motore grafico sia un nucleo di vari programmi progettato per creare e sviluppare nuovi videogiochi ma, anche, programmi di formazione. Ognuno di questi sviluppatori può utilizzare i motori per creare giochi per console, dispositivi mobili o computer. Un motore grafico deve dare al suo programmatore una funzione che è basilare e generalmente deve essere renderizzata per la grafica 2D e 3D, cioè che può eseguire un’unione di oggetti con risposte, suono e musica, che hanno animazioni.
All’interno del gioco, il motore grafico è il componente che funge da scheletro e che consentirà a ogni programmatore o designer di concentrarsi su ogni elemento che fa parte della storia. Un motore grafico richiede un grande investimento di denaro, alcuni sono creati con codice aperto, ma i migliori sono quelli che devono essere pagati in rate mensili per il loro utilizzo, e questo fa parte del business degli sviluppatori e delle aziende di Giochi.



Gioco ergo Prenoto
… e se lo utilizzassimo per la gamification nel Turismo?
La gamification (in italiano “ludicizzazione”) è uno dei trend emergenti mondiali, con importanti applicazioni sia nel marketing che nell’innovazione.
Se vogliamo mettere l’uomo al centro dell’economia e della società credo la sentenza in questo caso sia univoca, stiamo parlando di qualcosa intrinseco alla natura umana. Una cosa è innegabile, che l’uomo sia nato per giocare. Il gioco è un’azione volontaria per trarne piacere. Giochiamo per imparare. Attraverso il gioco apprendiamo come gestire situazioni complesse e sempre attraverso il gioco impariamo a gestire il rischio, i feedback e il successo. La gamification, attraverso il gioco, cerca di coinvolgere le persone a provare più coinvolgimento e divertimento nelle attività quotidiane.
“Il gioco aiuta ad ottenere e vedere migliori soluzioni, a sentirsi migliori, a trovare nuovi usi e nuove modalità di porsi di fronte alle solite azioni”.
Albert Einstein.
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Gamification : la Democrazia creativa
Prima della rivoluzione industriale pensavamo che la creatività fosse legata a persone intelligenti e in un qualche modo privilegiate da un dono naturale e tendenzialmente anche un po’ pazzoidi. La loro creatività si misurava non solo con ciò che loro producevano ma anche con la quantità di cose che producevano. Basti pensare a Leonardo o Mozart. Con la rivoluzione industriale l’attenzione verso la creatività si è spesso spostata dall’oggetto al processo e abbiamo iniziato a considerare il suo valore economico (Steve Jobs, ecc.).
Oggi giorno nell’economia e nelle aziende la creatività è sempre più sociale, diffusa e democratica.



Capiamo innanzitutto cosa NON è Gamification:
- I giochi, come Angry Birds, Temple Run, Farmville…, non sono gamification. Essi si sviluppano in una realtà diversa da quella in cui viviamo;
- Le attività come la “caccia al tesoro” e “cena con delitto” sono delle attività che coinvolgono il gioco ma hanno uno scopo che non è legato alle nostre attività quotidiane;
- I simulatori di volo, guida, ecc… non sono esempi di gamification in quanto l’elemento gioco è inesistente o quasi.
- L’uso di giochi nelle scuole (War of warcraft o SimCity) non sono esempi di gamification ma sono Game Based Learning.
La definizione più usata e diffusa di gamification è:
Chiamiamo gamification l’uso di elementi e schemi di gioco in contesti inusuali al fine di migliorare il comportamento e il coinvolgimento di un target di persone
Deterding et al. 2011
QUANDO PUÒ ESSERE UTILE LA GAMIFICATION NEL TURISMO?
La gamification permette di agire su tre fattori:
- sostenere i processi di feedback in azienda rafforzando l’apprendimento;
- creare gruppo e engagement, sia internamente, sia esternamente;
- diffondere il divertimento che rende le persone più predisposte ad andare oltre i pregiudizi e le limitazioni, mettendole in condizione di fare nuove attività ed esperienze.
L’uso della gamification anche nelle aziende di micro e piccole dimensioni alberghiere, sebbene adattato agendo su durata e portata degli interventi, può essere utile quando si vuole:
- Stimolare il pensiero laterale e la co-creazione, il potenziale innovativo delle idee e delle persone;
- Evidenziare situazioni di crisi dei modelli, delle strategie o dei processi esistenti;
- Ottimizzare, migliorare o difendere i modelli, le strategie e i processi esistenti;
- Raccogliere informazioni per lanciare una tecnologia o un prodotto nuovo;
- Preparare l’azienda al cambiamento;
- Comprendere e affrontare un problema;
- Coinvolgere le persone.
Andando oltre l’innegabile vantaggio di creare coinvolgimento immediato di futuri ospiti, portare il gioco nelle aziende turistiche contribuisce a creare uno spazio di condivisione rilassato e aperto, un “mondo alternativo” (Dave Gray – Gamestorming) in cui si attivano azioni, reazioni e risposte laterali, si impara dai colleghi, si migliora ascoltando e proponendo, si innova insieme e ci si diverte.
Conclusioni di A.I.LoveTourism
Alla luce di quanto scritto sopra, immaginiamo tra 5 anni , magari con un motore grafico Unreal 10, dove potremmo arrivare con il realismo ed il portare i nostri ospiti quasi a toccare una esperienza che ancora non ha comprato; ovvio, sto trascurando volutamente tutto lo sviluppo delle tecnologie di visori 3d e Realtà Aumentata o Virtuale.
Abbinate, a tutto il discorso, il poter utilizzare come coupon sconto o di upgrade servizi dei TOKEN ( di cui abbiamo parlato qui ) a cui hai diritto solo dopo un percorso di gamification ed espletamento di alcune azioni. Solo con questa idea si potrebbe sovvertire ogni azione marketing di vendita pacchetti turistici, ma, le idee potrebbero essere infinite come lo sarà lo sviluppo di software sempre più collegati alle immagini ed alla immersività.
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